




Lecanopteris Deparioides
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diametro vaso 10 cm
La Lecanopteris deparioides è una felce epifita appartenente alla famiglia delle Polypodiaceae, originaria delle foreste tropicali del Sud-est asiatico, in particolare di Indonesia, Filippine e Nuova Guinea. Cresce spontaneamente aggrappata ai tronchi degli alberi o alle rocce in ambienti umidi, ombrosi e ben ventilati.
Questa felce è particolarmente apprezzata per il suo rizoma tuberoso, cavo e ingrossato, che assume una forma quasi scultorea e diventa il vero punto focale della pianta. Il rizoma, di colore verde-brunastro e spesso ricoperto da una peluria sottile, svolge una funzione molto particolare in natura: offre rifugio a colonie di formiche, instaurando con esse un rapporto simbiotico. Le formiche trovano riparo all’interno delle cavità del rizoma, e in cambio forniscono alla pianta una certa protezione da insetti nocivi e un apporto di nutrienti attraverso i loro scarti.
Le fronde della Lecanopteris deparioides sono semplici, lucide e di un bel verde azzurro brillante, e crescono in ciuffi eretti o leggermente arcuati. La crescita della pianta è piuttosto lenta, ma costante se vengono rispettate le sue esigenze ambientali.
Per quanto riguarda la coltivazione, questa felce predilige una posizione luminosa ma protetta dal sole diretto. La luce diffusa favorisce lo sviluppo armonioso delle fronde, mentre l’ombra eccessiva può rallentarne la crescita. Non sopporta le temperature rigide e va protetta quando scendono sotto i 10 °C. È importante evitare sbalzi termici e correnti d’aria.
L’umidità è un fattore fondamentale per il benessere di questa pianta. Vive bene in ambienti umidi, come bagni luminosi o serre.
Il substrato deve essere ben drenante e ricco di materiale organico, simile a quello usato per le orchidee. Una miscela ideale potrebbe essere composta da corteccia di pino, sfagno, perlite e un po’ di torba o fibra di cocco. La pianta può essere coltivata anche montata su zattere di sughero o tronchi, come una vera epifita, a condizione che le radici vengano mantenute umide ma non bagnate.
Le annaffiature devono essere moderate e regolari, con attenzione a non lasciare acqua stagnante nel vaso o nei pressi del rizoma, per evitare marciumi. È preferibile lasciare asciugare leggermente il substrato tra un’annaffiatura e l’altra. Durante la stagione di crescita, tra primavera e inizio autunno, si può somministrare un fertilizzante liquido bilanciato, diluito a metà dose, ogni tre o quattro settimane. In inverno è meglio sospendere o ridurre drasticamente la concimazione.
Una particolarità da tenere presente è che il rizoma non deve essere completamente interrato: va lasciato ben visibile e poggiato sul substrato, affinché possa respirare e mantenersi sano.
Tra i problemi più comuni vi sono l’ingiallimento delle fronde, che può indicare eccesso d’acqua o luce insufficiente, e il marciume del rizoma, spesso causato da ristagni. Anche una crescita rallentata può essere segno di poca luce o carenza di nutrienti. Le punte secche delle fronde, infine, indicano generalmente umidità ambientale troppo bassa.
Si presta perfettamente alla coltivazione in terrari tropicali, sia aperti che semi-chiusi, dove può godere delle condizioni ideali di umidità e temperatura.
